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lunedì 3 agosto 2009

...ospite di vita quotidiana...



capita spesso che, seduta in uno scompartimento del treno che mi
porta al lavoro, con lo sguardo perso nello scorrere del paesaggio
dal finestrino, ascolto i discorsi di coloro che ogni mattina,
puntualmente, affollano lo stesso mio scompartimento.
E' come una grande ed interminabile fiction: ti appassioni ai problemi
di scuola del figlio del Signor Tot che "...come al solito essendo io un
semplice operario mio figlio non viene considerato per quello che
vale..." "...ed e' normale", risponde il dirimpettaio di seduta, "non lo
sa lei che e' sempre cosi'? Da padre in figlio si trasmettono i ruoli e i
posti di lavoro: padre medico figlio medico, padre avvocato figlio
avvocato, padre notaio figlio notaio e cosi' e' sempre anche se poi i
figli non valgono nulla pero' vuoi mettere sono sempre figli di
avvocati..." e tendendo l'orecchio qualche fila piu' giu' trovi le due
colleghe che si affannano a spettegolare della nuova assunta,
quella giovane e carina che non si sa perche' e per come ha preso
ruolo di comando in ufficio o meglio, sottolinea una delle due,
"...il Dottor Tizio non si e' mai trattenuto a lavoro mentre adesso,
guarda caso, deve relazionare il lavoro arretrato..." "...perche' non
lo sa la moglie ma prima o poi sempre uscira' a galla e poi vedrai...
dopotutto e' lei che ci mette i soldi e il nome..." "...quello se l'e'
sposata solo per interessi perche' del resto e' bruttarella e neanche
tanto simpatica..." nella fila accanto la ragazzotta cicciottella che
declama alle amiche l'inizio della sua dieta basata sul fine di
raggiungere Via Duomo ed acquistare l'agognato vestitino nero
attillatissimo con spacco da capogiro e strass su ampia scollatura...
al mio fianco lo studente universitario che approfitta del viaggio
per abbreviare il lavoro di studio sottolineando con l'evidenziatore
azzurro cielo ma, puntualmente, resta inebetito dal fatto che la
pagina risulta completamente azzurra, non avendo evitato neanche
una parola e borbottando e mugugnando qualcosa di
incomprensibile prende il solito mozzone di matita e ricomincia
tutto dall'inizio...e poi il solito signore che ogni mattina esegue lo
stesso rito: si accomoda, poggia la borsa di cuio consunta sulle
ginocchia, fa il segno della croce come buon auspicio di inizio
giornata e buon viaggio, prende il libro e comincia a sfogliarlo
velocemente avanti e indietro perche' puntualmente non ha
segnato il punto in cui era arrivato con la lettura la mattina
precedente...
quante storie...quanti volti ormai familiari e stranamente vicini...
e all'improvviso stesa su di una sdraio a crogiolarti al sole tra il
suono delle onde e la fresca brezza marina ripensi a quei volti che
ti hanno accompagnato per un intero anno lavorativo...che avra'
fatto il figlio del Signor Tot? sara' stato promosso o come l'anno
precedente passato con qualche debito...e il Dottore con la bella
segretaria? avra' terminato di relazionare o la moglie, abbastanza
cozza ma ricca, avra' scoperto la tresca? e le due colleghe un po'
acidelle avranno raggiunto quel colore verdognolo di invidia verso
la bella giovincella o saranno gonfie di cattiva soddisfazione per
l'avvenuto licenziamento? e chissa' poi se l'universitario avra' mai
superato quell'esame incubo dei suoi viaggi mattutini...e...
la ragazzotta? sara' mai riuscita ad infilarsi dentro l'abitino sognato
e tanto decantato?...
...scappa un sorriso e un...vedremo o meglio...udiremo...

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